31 dicembre 2015
Iniziamo l’ultimo giorno dell’anno con una
bella ora di pattinata sul ghiaccio sulla pista da pattinaggio sul ghiaccio
più grande d’Europa.
Eh si!
A Budapest c’è pure questo!
Vicino Piazza degli
eroi, dopo 10 min di fila entriamo e ne usciamo senza arti rotti ma con
tante risate fatte.
Prezzo di entrata con un ora di affitto pattini circa 10
euro.
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PISTA DI PATTINAGGIO |
Siamo pezzi di legno sui pattini e vedere centiania di gente che ci sfrecciava accanto, compresi bambini di 6-7 anni, ci suscitava un pò d'invidia.
Ma la giornata era così bella, l'aria fredda e secca che ci pizzicava le guance, l'aria di festa intorno a noi ci ha fatto dimenticare il nostro passo di lumaca e mano nella mano cercavamo di completare i giri di quell'enorme pista .
Facciamo poi un ulteriore giro dei mercatini per
qualche souvenirs last minute e per mangiare e ci accingiamo a salire di
nuovo verso Pest, ma stavolta sulla collina di Gellert per avere un colpo
d’occhio magnifico sulla città.
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PANORAMA DALLA COLLINA DI GELLERT |
Anche qui un memoriale alla caduta di
ungheresi per la liberazione dai tedeschi, rappresentata da un’altissima
colonna con una donna in cima che innalza una palma.
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MONUMENTO ALLA LIBERTA' |
Ultima cosa carina fatta a Budapest è stata
passare un’oretta in un ESCAPE ROOM.
Ora, si lo so che ormai in Italia ce ne sono
parecchie, ma dovete sapere che intanto questo viaggio risale a fine dicembre
2015, che non abito a Milano o Roma dove tutte le novità arrivano in
anteprima, che la Lonely planet me l’aveva consigliata come extra se c’era
del tempo a disposizione.
Siccome il tempo e la curiosità c’erano,
siamo andati e ci siamo divertiti tantissimo.
Budapest è pienissima di questi
posti e ho pensato che col freddo che hanno (ho parlato del fatto che per 4
giorni le temperature non sono salite sopra lo zero?!? No? Beh sappiatelo!!!)
è un buon modo per passare un po’ di tempo con gli amici senza gelare.
Si la temperatura è rimasta molto bassa per
tutta la vacanza, ma fortunatamente c’è stato sempre il sole e poco vento, no
pioggia né neve.
Diciamo che per noi italiani, e italiani del sud, è lo
scotto da pagare se si vogliono visitare questi posti in inverno.
Io ero
partita col giubbotto Colmar per la neve…si lo so per chi vive a Milano
magari risulto…abbastanza ridicola!!!
L’ultima cena che corrispondeva con il
cenone di capodanno è stata la cosa meno organizzata del viaggio, ma che ci
ha riservato alla fine una piacevole sorpresa.
Abbiamo avuto la felice idea di prenotare solo il giorno stesso e circa una ventina di locali ci
hanno detto che era tutto sold out.
Gira che ti rigira siamo finiti in un
ristorante nientepopodimeno che:
GEORGIANO!!!
Abbastanza poco tipico ma sapete un po’? Davvero niente male!!!
Abbiamo assaggiato intanto ciò che ti
colpisce immediatamente nel menù (per fortuna ricco di immagini) e cioè lo Khachapuri,
una sorta di pane-pizza contenente
vari tipi di formaggio fresco o stagionato, uova, erbe e altri ingredienti.
Poi un piatto pieno di assaggi di carne, tra
cui Šašlyk, spiedini di carne di montone o
pecora marinata
e arrostita e di verdura.
Abbiamo pagato circa 20 euro a testa, che
per essere la sera del 31, c’è andata di super lusso.
La cucina georgiana per
noi neofiti è stato l’input per farci venire la curiosità di visitare un
paese mai calcolato prima. Magari un giorno…
Non sapevo se la città avrebbe organizzato qualcosa
di particolare allo scoccare della mezzanotte che si avvicinava sempre più.
La
cosa più sensata da fare c’è sembrata andare verso il lungofiume come tanti
altri già facevano.
Non c’era molto chiasso e confusione, almeno per come
siamo abituati noi all’avvicinarsi dell’anno nuovo.
La gente, turisti e non,
molto calma e tranquilla. Qualche fuoco d’artificio in lontananza o dalle
parti della collina di Gellert o del palazzo reale e nessun countdown da
parte di nessuno!
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CAPODANNO A BUDAPEST |
Allora ne abbiamo improvvisato uno noi
guardando l’orario sul cellulare e abbiamo stappato una piccola bottiglia di
spumante!
Naturalmente ci guardavano
tutti, ma non poi così male, magari un po’ bonariamente.
E va beh siamo
italiani, che ci possiamo fare?
Qualche foto e mezzi morti di stanchezza
torniamo in hotel.
I miei cugini preferiscono girare un altro po’ ma io ero
out.
1 gennaio 2016
La mattina della partenza la sveglia è
prestissimo e noi decidiamo d’andare all’aeroporto direttamente con un taxi,
essendo in 4, è la soluzione più conveniente.
E così finisce la nostra bella vacanza in
quel d’Ungheria tornando a casa col cuore pieno delle bellezze di Budapest,
la perla del Danubio.
Grande rimpianto è il non essere riusciti a
trovare il tempo per i Ruins Pub, cioè dei locali tipici simbolo di Budapest,
realizzati all’interno di palazzi e spazi abbandonati.
…Ma potrebbe essere la scusa per tornare
presto…
GLI IMPERDIBILI:
· PANORAMA DA COLLINA DI GELLERT E BUDA
· QUARTIERE EBRAICO
· LUOGHI DELLA MEMORIA
POTREI FARE A MENO:
· CIBO
· TEMPERATURA 😀😀😀😀
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