21 Aprile 2018
Arrivati ad Orio al Serio nel primo
pomeriggio, perdiamo un oretta per affittare l’auto e montare il seggiolino.
Fin qui vari problemucci (li spiego nel dettaglio QUI), ma pieni ancora di
speranza di relax ci avviamo verso il lago di Garda e più precisamente verso
San Martino della Battaglia, un paesino a 10 minuti da Desenzano del Garda.
Sosta obbligata prima di tutto
all’Orio Center, situato proprio di fronte all’aeroporto, per fare scorta di
pannolini, omogenizzati ed acqua.
L’albergo è gestito da 2 giovani
ragazzi super disponibili e gentili, Simone ed Emiliano, è molto pulito e ben
arredato.
Ci riservano LA STANZA DEGLI INNAMORATI, che ha un dolce profumo di
lavanda, le pareti tinte di un tenue lilla e una culla per il bambino, tutto quello di cui abbiamo avremo bisogno
durante tutto il soggiorno ci verrà gentilmente fornito.
La posizione dell'hotel è perfetta, si trova a 10 minuti sia da Peschiera che da Desenzano che da Sirmione, a ridosso dallo svincolo autostradale per andare direzione in Brescia o Verona.
Per cena avevamo voglia di sushi, poco
tipico ma molto yummy. Avevo prenotato in un locale ben recensito a Peschiera,
I Sushi, in cui non spendiamo tantissimo ma mangiamo da 6, ci aspettavamo
qualcosa in più. Torniamo in albergo e ci addormentiamo.
22 aprile 2018
Colazione in hotel ricca di prodotti
freschi: miele, crostate, biscotti, salumi e formaggi.
Negli altri tavoli
sempre graziose famigliole in vacanza per il ponte del 25 come noi, con cui ci scambiamo piacevolmente info sull'itinerario della giornata.
Si parte non proprio di buon ora, per il
Vittoriale degli Italiani, a Gardone Riviera, casa del celeberrimo D'Annunzio,
eletto Parco più bello d'Italia nel 2012.
Il posto si trova sul lato ovest del
Garda, abbarbicato su dei pendii collinari a picco sul lago.
Parcheggiamo, saliamo per qualche
centinaio di metri verso la biglietteria, paghiamo il biglietto dopo una
discreta fila, iniziamo la visita...
MA...
dopo 5 minuti dall’ingresso ci troviamo
davanti una scalinata! Carichiamo il passeggino speranzosi di non avere
ulteriori problemi ma ahimè il paesaggio che si prospetta davanti è piacevole
ma impraticabile con un 4 ruote da passeggio per bambini!
Scoraggiati da scalini e stradine ripide
e sterrate, salite e discese improponibili alla nostra situazione e abbastanza
infastiditi dalla noncuranza del personale del parco che avrebbe potuto
avvertirci, ci avviamo verso l'uscita.
Avevamo un marsupio in macchina ma la
distanza col parcheggio, il caldo afoso, l'ora del pranzo che si avvicinava, soprattutto per
il bambino, ci ha fatto desistere dal riavventurarci e ce ne siamo andati, un pò seccati a dire il vero.
Tornando verso Desenzano, ci fermiamo
per un leggero pranzo e torniamo in albergo per riposarci.
Nel pomeriggio ricaricate le pile ci
avviamo per Sirmione.
Parcheggiamo il più possibile vicino al
centro storico e ricordo con piacere la coppetta di frutta fresca tagliata al
momento e comprata in una bancarella prima di attraversare le mura fortificate
del paesino.
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Sirmione |
Sirmione è una bomboniera.
Una volta dentro, passeggiamo con calma
e senza fretta tra le viuzze super curate e accoglienti del centro storico,
passando attraverso piccoli parchi, pezzetti di lungolago e piazzette piene di
tavolini colorate dalla luce del tramonto.
Arriviamo fino ad un molo che
percorriamo tutto per goderci la vista di Sirmione dal lago.
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Sirmione |
Evitiamo le Grotte di Catullo per non
incappare nel problema passeggino ma se andate so che è un must di Sirmione.
Poi aperitivo d'obbligo e via a cena con persone care
venute a salutarci.
23 aprile 2018
Forti del brutto scherzo giocatoci dal
Vittoriale il giorno prima, il marsupio è la prima cosa che mettiamo in
macchina e partiamo alla volta della costa est stavolta fino a Malcesine, dove
prenderemo la Funivia Panoramica per salire sul Monte Baldo.
Riusciamo ad arrivare di buon ora e
siamo gli unici giovani con un neonato, a quell'ora c’erano solo appassionati
di trekking, quasi tutti stranieri, la maggior parte con età media...beh
superiore alla nostra :-)
In cima troviamo residui di neve ma per
fortuna una temperatura accettabile date le nostre maglie di cotone, tranne per
il piccolino infagottato tipo omino Michelin che dopo la salita si addormenta
nel marsupio.
Ci incamminiamo per un piccolo sentiero
che porta al balcone naturale dal quale la vista sul lago è pazzesca e
piccolina in lontananza si vede Riva del Garda.
Da lì partiva il sentiero di trekking
che scendeva con una stradina ripida, curve curve, verso valle, ma noi non
potendo avventurarci col piccolino, stavolta non ci facciamo trovare
impreparati e stendiamo una coperta impermeabile sul prato, ci togliamo le
scarpe e ci godiamo il sole e il panorama sul lago.
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Monte Baldo |
Avvicinandosi l’ora del pranzo, ci
riassestiamo e scendiamo giù, riprendiamo la macchina e proseguiamo per Riva
del Garda.
Riva si presenta come una cartolina
colorata, non ce l’aspettavamo cosi, non sembrava fossimo in Italia, non solo
per la quantità di stranieri, ma anche per la particolare struttura dei palazzi
e dei tetti, e nel paese racchiuso dalle montagne e dal lago, si respirava una
calma e un silenzio che, a chi viene dal sud, come me, risulta quasi surreale.
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Riva del Garda |
Mangiamo in un posticino molto carino e
originale, dal nome Panem. L’originalità sta nell’avere il menù pieno di
panini, ognuno col nome di una regione italiana, i cui ingredienti naturalmente
sono tipici della regione dal quale prende il nome il panino stesso. Insomma io
vado di Pugliese e mio marito prende il Campano, purtroppo il richiamo alla
nostra cucina del sud è troppo forte.
Sono già le 4 del pomeriggio quando
riprendiamo strada per tornare in hotel, quindi preferiamo riposare e uscire in
serata per cenare.
Stavolta per cena scegliamo un
ristorante con cucina tipica del lago, Trattoria Clementina, non
lontano dall’hotel. Purtroppo i Bigoli con le sarde, di cui avevo tanto sentito
parlare come piatto super tipico della zona, erano finiti, e ci siamo
avventurati con i Capunsei, altra pasta tipica, Luccio alla Gardesana con
polenta e torta Sbrisolona.
24 Aprile 2018
Pronti per goderci l’ultimo giorno di
vacanza, ci dirigiamo verso Verona, dove toccheremo gli angoli più famosi:
Arena in piazza Bra, piazza dei Signori e piazza delle Erbe, il balcone di
Giulietta.
Siamo arrivati fino al Ponte Pietra e
attraversatolo, passeggiamo sul lungofiume fino al ponte vicino, ponte Nuovo,
tornando infine verso la macchina.
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Verona |
Pranziamo velocemente con un panino
per poter arrivare nel primo pomeriggio a Mantova, del cui centro storico,
avevamo sentito parlare molto bene.
Intanto da segnalare il bellissimo
skyline del centro storico, che si staglia non appena ci si avvicina alla città
venendo da nord.
Prima di visitare il centro, decidiamo
di concederci una mezzoretta di pausa ai Giardini Belfiore, un tranquillo parco
cittadino, ai margini del centro storico, con tanto prato e ombra.
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Giardini Belfiore - Mantova |
Infine passeggiamo e aperitiviamo per
piazza Sordello, dove Duomo e Palazzo Ducale svettano imponenti.
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Piazza Sordello - Mantova |
Ma non finisce qui...
Con ancora qualche ora di luce e una corsa contro il tempo, cerchiamo di beccare un tramonto sul lungolago di Lazise, paesello che cercavamo di visitare a fine giornata nei giorni precedenti, ma non eravamo mai riusciti.
Purtroppo arriviamo tardi ma lo spettacolo della luce post tramonto in quel di Lazise ci ha fatto pentire di non aver rinunciato ad altro per dedicargli il tempo necessario.
Quel lungolago in pietra pieno di localini che si affacciavano quasi sul lago, i cigni e le paperelle che nuotavano su e giù e quella luce soffusa rosata...non so come spiegarlo meglio ma credo che una mezza giornata, preferibilmente nel pomeriggio, è un MUST, e se dovete ancora andare e vi pacciono i luoghi super romantici non potete perderlo!
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Lungolago Lazise |
Eravamo stanchi ma soddisfatti di aver visto l’essenziale
di Verona, Mantova e Lazise, col piccolino che ci è stato dietro tranquillo tranquillo,
appisolandosi in macchina tra uno spostamento e l’altro, e che ci ha resi
orgogliosi di questo primo viaggetto in 3 che io chiamo ESPERIMENTO.
I bambini
si adattano davvero, lui non ci ha frenato quasi in nulla, niente capricci né tragedie,
solo tanta voglia di stare ancora e ancora e ancora in 3 insieme in giro per il
mondo.
25 Aprile 2018
Nulla da segnalare per il viaggio di
ritorno, nessun intoppo. Si torna a casa con in testa il prossimo viaggio…come
sempre!!!
Potete cliccare giù sulla slideshow per accedere al il mio account Instagram eos.discovery in cui pubblico foto random dei miei viaggi passati e quando posso, di quelli in contemporanea.
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DICHIARO CHE QUESTA RECENSIONE E' FRUTTO DELLA MIA ESPERIENZA E CHE RAPPRESENTA LA MIA OPINIONE AUTENTICA ; DICHIARO ALTRESI' DI NON AVERE RELAZIONI PERSONALI O PREFESSIONALI CON NESSUNA AZIENDA E CHE NON MI SONO STATI OFFERTI INCENTIVI O PAGAMENTI PER SCRIVERE LA PRESENTE RECENSIONE.